Nel 1922 acquista a Tonfano, nei pressi di Marina di Pietrasanta, Casa Gialla, presso la quale risiederà a partire dall’anno seguente e che assumerà nel corso degli anni un significato profondo, una “casa della vita” sovente ricordata nelle sue opere: le molte fotografie che lo ritraggono insieme ai familiari e i numerosi appunti nei diari testimoniano il legame dell’artista con l’abitazione, ristrutturata ed ampliata nel corso degli anni, dove soggiornerà per circa un ventennio.
A Firenze frequenta l’ambiente culturale d’avanguardia gravitante attorno alla libreria di Ferrante Gonnelli e, a partire dai primi anni venti, intensifica la sua partecipazione alle mostre nazionali, fra cui la Mostra degli illustratori e decoratori del libro (Firenze, 1922) e la seconda fiera d’arte a Firenze (1924). Nel 1924 è fra i fondatori della prima Corporazione di Belle Arti a Firenze e vince insieme al fratello Ram il concorso per progettare le scenografie per la rappresentazione nelle colonie francesi (Tunisi, Algeri) dell’Aida; nel 1925 è fra i partecipanti alla prima mostra della Corporazione delle Belle Arti e nel 1926 alla Mostra toscana novecentesca.
Numerose sono le mostre ed esposizioni alle quali partecipa con assiduità per oltre un decennio, fra cui la III Esposizione del Sindacato Regionale toscano delle Arti del Disegno (1927), numerose edizioni della Mostra regionale d’Arte Toscana (1928, 1929, 1930, 1931, 1936, 1941), la Mostra di trentatré artisti futuristi (Milano, Galleria Pesaro, 1929) e la Exposición Internacionale de Barcelona (Barcellona 1929).
Nel 1927 alla III Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne a Monza presenta in una sala personale un’ampia retrospettiva dei propri lavori.